Altri sbarchi, ma Sicilia e Calabria non possono più accogliere
Altri sbarchi, ma Sicilia e Calabria non possono più accogliere. 

Perchè i ministri dell'Interno dell'Unione Europea provocano l'Italia? Il nostro Paese ha speso 5 miliardi di euro per l'accoglienza immigrazione nel 2014-2015 e 3,3 miliardi solo nel 2016. Dopo tutto questo, alle porte del vertice informale dei ministri dell'Interno europei a Tallinn, in Estonia, l'estone Andres Anvelt dichiara: "Ascolteremo dall'Italia quali cambiamenti ci sono stati nell'ultima settimana". Quali cambiamenti?!?! Ma il ministro estone non legge le notizie d'agenzia? Sbarchi, sbarchi e ancora sbarchi. Sicilia e Calabria non possono più accogliere, i turisti a Tropea vedono arrivare i barconi mentre sono in spiaggia...

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L'Italia continua a chiedere aiuti concreti, ma a Roma non arrivano risposte da parte di nessuno, al di là della generica solidarietà di Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione europea.

Il mese di Giugno è finito con altri 400 migranti che hanno attraccato in Italia e con ll problema umanitario di altri 60 dispersi, ma attenzione ormai Sicilia e Calabria sono letteralmente al collasso.

L'Italia è eroica, ha detto Juncker ma nel frattempo gli sbarchi continuano.

L'ultima nave approdata in Italia nel mese di Giugno, ha attraccato al porto di Brindisi, perchè adesso i migranti vengono mandati a Salerno, Cagliari e Bari oltre che a Brindisi, visto che la Calabria e la Sicilia non sono più in grado di accogliere.

Poi ci sono anche i problemi di coscienza e di solidarietà umana: anche nell'ultimo sbarco erano presenti donne in stato di gravidanza, minorenni, persone ustionate.

E' una emergenza senza fine e l'ultima ondata di migranti arriva tutta dalla zona sud sahariana, con l'aggravante dei timore che serpeggia fra gli italiani circa la presenza su quei barconi di nuovi, potenziali, terroristi.

L'ultimo episodio clamoroso che riguarda i migranti è l'arrivo anche in mezzo ai bagnanti, in spiaggia, a Tropea, in una Calabria ormai sotto assedio.

Ma non c'è solo un problema di coste, di porti o addirittura anche di spiagge, il fatto è che in Italia scoppiano anche le città, in Lazio e in Lombardia, a Roma e a Milano e questo accade perchè gli altri paesi europei accolgono sempre meno.

Eppure, da Tallinn il ministro estone avverte che non si daranno risposte immediate a nessuno, nonostante proprio lo stesso Juncker aveva detto che Italia e Grecia non possono essere lasciate sole.

Gentiloni e il governo italiano devono accontentarsi di segnali minimi, di risultati intermedi, come la promessa che saranno valutati aiuti supplementari da parte della Commissione europea: valutati...

Eppure l’Italia puntava sul vertice estone, anche se già nel precedente vertice di Berlino non c’erano stati segnali incoraggianti, dal momento che ad esempio la Francia ne era uscita chiudendo le frontiere a Ventimiglia e accettando solo i richiedenti asilo.

Un piccolissimo passo verso l'Italia è arrivato nelle ultime ore, con il governo di Tallin che ha diffuso una nota in cui sottolinea che "prende molto seriamente le preoccupazioni dell'Italia" e assicura che "la situazione sarà al primo punto dell'agenda dell'incontro informale del 6 e 7 Luglio, nessuna decisione ufficiale può essere presa in una riunione informale, ma deve essere trovata rapidamente una soluzione".

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FONTI:

Per il contenuto: Migranti, UE da Tallinn nessuna risposta a Roma, repubblica.it, 30 Giugno 2017.

Per l'immagine: www.we-news.com 

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Articolo scritto da:

Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).