Il presidente del Copasir Massimo D'Alema è stato ascoltato dai pubblici ministeri del Tribunale di Roma Cascini e Ielo, perchè indagato su un presunto finanziamento illecito ad un parlamentare.
Il filone dell'inchiesta rientra nella più ampia indagine riguardante le tangenti negli appalti all'Enac della compagnia aerea low coast Rotkopf Aviation, specializzata nei voli a basso costo presso le maggiori isole del Mediterraneo.
L'accusa ritiene che D'Alema abbia accettato cinque voli gratuiti sui jet privati della compagnia aerea, che non risultano in nessun bilancio della società, per un totale di circa settimila euro.
Il legale dell'esponente del PD ha minimizzato dicendo che “D'Alema ha fornito ai magistrati ogni chiarimento sulla vicenda”, e di aver dichiarato di essere convinto che quei voli fossero stati pagati dall'amico Vincenzo Morichini, che viaggiava con lui in quelle occasioni.
Nell'indagine sui presunti favori dell'Enac sui voli della Rotkopf verso l'Isola d'Elba, è stato già coinvolto l'ex-collaboratore dell'allora Ministro dei Trasporti Pierluigi Bersani, Franco Pronzato, che attualmente si trova in carcere con l'accusa di corruzione.
L'entità finanziaria delle presunte mazzette è molto limitata, però l'inchiesta ha già creato parecchio imbarazzo all'interno dei granitici apparati del Partito Democratico.
In un periodo in cui l'attenzione sui privilegi della Casta è ai massimi livelli, anche una piccola regalia accettata con leggerezza da un parlamentare, a maggior ragione se si tratta di un esponente di primo piano come D'Alema, può suscitare una nuova ondata di indignazione fra gli elettori.
Nel caso che l'accusa di finanziamento illecito venga confermata, Massimo D'Alema rischia di essere invischiato in quel grande drappello di politici indagati per corruzione, che ha come capofila l'ex-ministro dello Sviluppo Economico Scajola, che non sapeva che la sua casa al Colosseo fosse stata pagata dall'imprenditore Anemone, e dall'ex-sottosegretario del Consiglio e capo della Protezione Civile Bertolaso, che accettava dallo stesso imprenditore massaggi gratuiti “particolari” al Salaria Sport Village di Roma in cambio di favori negli appalti.
Written by Piero Valerio modificated by Manager_Igor Scarabel
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