
Da sempre una triste piaga soprattutto nel Sud Italia, il caporalato subisce oggi un importante arresto nella lotta contro la dignità umana. La Guardia di Finanza di Cosenza infatti ha arrestato 52 persone tra Cosenza e Matera e conferma l'impegno di lavorare nella lotta per estirpare questo male dal territorio.
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Divenuto reato penale dal 2011, il caporalato è un fenomeno di larga diffusione e consiste nel sistema illecito di reclutamento di lavoratori da parte del "caporale", soprattutto nel settore edile ed agrario, e si basa sullo sfruttamento criminale della manodopera a basso costo.
Un triste capitolo nella lotta per la dignità del lavoratore che oggi subisce un importante arresto.
Sono serviti 300 finanzieri del Comando provinciale di Cosenza che con l'aiuto di militari del reparto di Catanzaro e Crotone hanno portato a termine l'operazione che si è conclusa con l'arresto di 52 persone indagate per intermediazione illecita, lo sfruttamento del lavoro e il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Due le organizzazioni incriminate: la prima si occupava di reclutare i braccianti e condurli fino al campo di lavoro dove venivano pagati per poche decine di euro.
La seconda invece si occupava della permanenza degli immigrati sul territorio organizzando finti matrimoni.
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Dopo intercettazioni e numerosi indagini quello che è stato scoperto è una vera e propria schiavitù che non riconosce nessun tipo di dignità umana e diritto al lavoro.
Tra gli arrestati un dipendente del comune di Corigliano Rossano, sono almeno 200 invece i lavoratori vittime del caporalato che venivano reclutati nel centro di accoglienza in Calabria e costretti a lavorare con turni usuranti e in condizioni precarie, 14 infine le aziende agricole sequestrate: 12 in Basilicata e 2 in Calabria.
Questo e molto di più è risultato dell'indagine Demetra che si è conclusa stamattina con la disposizione da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, Luca Colitta, di sessanta misure cautelari e un decreto di sequestro.
Visto le numerose vittime del caporalato negli ultimi anni che ha trovato opportunità nelle fasce più deboli e povere come gli extracomunitari, si spera che quella di oggi sia la prima di tante vittorie sulla nuova forma di schiavitù dei tempi moderni.
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FONTI:
Per il contenuto:
a) - Ansa.it "Caporalato: operazione tra Cosenza e Matera:52 arresti" 10 Giugno 2020
b) - Gazzettadelsud.it "Caporalato: 52 arresti tra Calabria e Basilicata: costante lesione della dignità umana" 10 Giugno 2020
Per l'immagine: ilfattoquotidiano.it
Valentina Procopio