Mentre impazzavano sul web, i meme e i video di una giovane politica che danzava una tarantella a San Giovanni in Fiore per festeggiare la vittoria della sua candidata a sindaco, ecco che una notizia tragica e triste getta un velo sulle assurdità di un mondo troppo social e poco umano.
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Come un fulmine a ciel sereno, la notizia stamattina ha fatto in poco tempo il giro dell’Italia; si è spenta la giovane Jole Santelli, politica attivista che non si è mai risparmiata per quella che considerava la sua più grande battaglia: creare una “Calabria nuova”, svincolata da vecchi pregiudizi e luoghi comuni.
La perdita lascia lo sgomento e il vuoto in una politica italiana che si unisce sotto un comune sentimento di cordoglio.
La camera stamattina con un minuto di silenzio e un grande applauso ha voluto renderle omaggio; sono tante poi le parole che testimoniano il valore della politica, della militante e soprattutto della donna che lei era; una donna che nella sua vita ha sempre dimostrato che non ci sono sfide tanto grandi da non poter essere combattute.
Esponente di Forza Italia dal 1994 e fedelissima di Silvio Berlusconi, alle elezioni del 26 gennaio 2020, fu proprio lui a proporla e a sostenerla per la candidatura a Presidente della Regione Calabria.
E anche quella battaglia l’aveva vinta, nel confronto con l'imprenditore Pippo Callipo del centrosinistra, riuscì a conquistare il 55,29% dei consensi dei calabresi diventando la prima donna governatrice della Calabria.
Una donna abituata alle battaglia e senza mai avere paura di prendere decisioni forti e importanti; ha saputo convivere con un tumore senza mai tirarsi indietro agli impegni istituzionali presi, fino al giorno prima della sua scomparsa.
Un rapporto, quello che aveva con la malattia, che tanto poteva raccontare della donna che era: parlava del suo tumore quasi con gratitudine, come qualcosa che l’aveva resa forte e libera, dandogli la possibilità di dare giusto peso, valore e coraggio alle sue scelte.
Una voglia di partecipare alla vita della politica italiana, quella della Santelli, quasi come una forma di riscatto e un bisogno necessario di cercare di cambiare ciò che non funzionava nella sua terra, fin tanto che la vita gli e ne avesse dato la possibilità.
Anche quando parlava della sua malattia, mai nascosta, non esitava di gettare uno sguardo verso la sua Calabria, dove medici eccellenti venivano sminuiti per colpa di una sanità da riorganizzare e per troppo tempo deturpata.
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Di grinta ne aveva da vendere, diventata Governatrice della Calabria, subito gli si è presentato davanti il dramma di una pandemia che non gli ha dato neanche il tempo di pensare e abituarsi al nuovo ruolo di Governatrice; non per questo ha mai esitato a prendere decisioni forti e coraggiose andando spesso anche contro il governo stesso.
Non ha mai voluto mettere a rischio l’Economia calabrese ma sapeva di dover prendere decisioni importanti, è stata la prima a chiudere tutto e fu la prima a decidere di riaprire e sempre e comunque attaccata da ogni parte, come spesso avviene per chi ricopre un ruolo così importante come il suo.
Una perdita che lascia un senso di vuoto e di sgomento nel mondo politico calabrese e nazionale, nessuno infatti poteva sospettare che le sua condizioni di salute stessero peggiorando a tal punto.
Soltanto qualche giorno fa, era stata costretta a smentire delle cattiverie su un suo presunto peggioramento della sua malattia, presenziando contrariamente a diversi appuntamenti di campagna elettorale in tutta la regione.
In un mondo dove non ci si può permettere di fermarsi la domanda è: cosa succederà ora alla Regione Calabria?
In attesa che, Covid permettendo, si possa ritornare alle elezioni, che si dovranno svolgere entro 60 giorni, l’ente sarà affidato al vice governatore Nino Spirlì, che guiderà la giunta in carica solo per l’ordinaria amministrazione e che in passato ha fatto molto parlare di sé.
Omosessuale dichiarato e fervente cattolico ha più volte rivendicato la libertà di utilizzare alcuni termini ritenuti ormai, dispregiativi e offensivi.
I funerali di Jole Santelli si terranno domani nella chiesa di San Nicola a Cosenza mentre la camera ardente verrà allestita Sabato 17 Ottobre nella Cittadella regionale di Catanzaro sempre nel rispetto delle norme anti-Covid.
Il prossimo 20 Ottobre invece, verrà presentato il cortometraggio che tanto aveva voluto e che, affidato alle riprese di Gabriele Muccino, avrebbe dovuto far innamorare il mondo della Calabria.
Quello sarà l’ultimo regalo che la nostra Governatrice Calabrese ci avrà fatto prima di lasciarci con un esempio di politica umana e coraggiosa come lo è stata la sua.
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FONTI:
Per il contenuto: repubblica.it "Santelli, presidente della Regione Calabria: aveva 51"
gazzettadelsud.it "Jole Santelli, la lotta contro un male mai nascosto: "La malattia? Mi ha insegnato a non avere paura"
Per l'immagine: inews24.it
Valentina Procopio