Il Gran Giurì contro Donald Trump
Il Grand Jury contro Donald Trump. 

Lui si ribella e invita ad accusare la Clinton ma se dalle prossime indagini dovesse emergere un coinvolgimento diretto di Trump nella vicenda dei rapporti compromettenti con la Russia in relazione alle elezioni presidenziali del 2016, il presidente Trump rischierebbe molto seriamente di finire sotto impeachment. Si tratta di un rinvio a giudizio di un pubblico ufficiale nel caso in cui si possa ritenere che abbia commesso comportamenti illeciti nell’esercizio delle proprie funzioni. In tutta la storia degli Stati Uniti, finora solo due presidenti sono stati salvati una volta finiti sotto la procedura di impeachment dal Senato: Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998.

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"Questa storia della Russia è solo una grande invenzione, è solo una scusa per la più grande sconfitta della politica americana", sono le parole di Donald Trump contro il solito establishment e i soliti poteri forti, ma la realtà è che il Russiagate è entrato in una fase ad altà intensità.

E' stato infatti convocato a Washington il Grand Jury, per proporre accuse su eventuali interferenze russe sulle elezioni presidenziali del 2016.

Il figlio di Trump ha dunque incontrato o no una avvocatessa russa?

Ricordiamo che il Grand Jury non può puntare direttamente il dito sul capo della Casa Bianca, lo stato di accusa spetta solo al Congresso.

Il disagio su Trump è bipartisan, tanto che sia democratici che repubblicani hanno dato vita a due disegni di legge per limitare la capacità presidenziale di licenziare il Procuratore speciale, Robert Mueller, dopo l'episodio del licenziamento del direttore dell'FBI, James Comey.

Ma, nel frattempo, quali sono i rapporti fra USA e Russia?

Si sono infatti ulteriormente incrinati i rapporti Usa-Russia, dopo la firma in calce dello stesso Trump al provvedimento sulle sanzioni alla Russia deciso dal Congresso.

Ci sarà un altro incontro e le diplomazie sono al lavoro, ma cosa accadrà a Manila?

Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov e il segretario di Stato americano Rex Tillerson si incontreranno nelle Filippine fra il 6 e l'8 Agosto e i capi delle diplomazie di Russia e Usa hanno concordato di discutere la situazione dei rapporti tra i due paesi e della situazione in Corea del Nord dopo il al test missilistico di Pyongyang del 28 Luglio scorso.

Ma il vero nervo scoperto di Trump resta il Russiagate: il procuratore speciale Robert Mueller che guida ha selezionato un Grand Jury, ovvero un importante strumento investigativo perché consente agli inquirenti di emettere mandati, richiedere testimonianze su giuramento e richiedere incriminazioni in caso di prove di un crimine.

Uno degli avvocati di punta di Trump, Ty Cobb, ingaggiato proprio per rispondere a domande e richieste di chiarimenti sugli sviluppi dell'inchiesta. Cobb ha sottolineato: "La Casa Bianca è a favore di qualsiasi cosa che acceleri la conclusione di questo lavoro in maniera giusta. La Casa Bianca è impegnata in una piena cooperazione con Mueller".

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FONTI:

Per il contenuto: Russiagate il Grand Jury emette i primi mandati, ilmessaggero.it, 4 Agosto 2017.

Per l'immagine: www.we-news.com 

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Articolo scritto da:

Mauro Suma, il Direttore Responsabile (leggi la sua biografia).