
Pier Ferdinando Casini Pro Alfano e contro Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Per quanto riguarda il leader di Alternativa Popolare Casini non mette in dubbio l'alleanza in Sicilia e dichiara: sulla disputa contro Matteo Renzi Aveva ragione lui..
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Dalla Sicilia Pier Ferdinando Casini ha parlato del sostegno al Ministro dell'interno Marco Minniti sul tema della regolamentazioni delle Ong, difendendo a spada tratta l'operato del Governo Gentiloni e sostenendo che il ministro calabrese che in tutta questa vicenda pare abbia avuto dei contrasti con il collega Graziano Del Rio, tanto da decidere di non partecipare all'ultimo Consiglio dei Ministri, quello in cui sono stati approvati anche i decreti per le nuove assunzioni nella scuola, argomento che abbiamo approfondito, se ti interessa ti invitiamo a leggere: Assunzioni Scuola: da CDM via libera a sblocco per 60 mila posti.
Casini si trova in Provincia di Ragusa (della provincia ci siamo occupati ieri per la questione relativa ai vigili del fuoco piromani che appiccavano incendi per prendersi le indennità) nello specifico nella Città di Scicli, in vacanza, ma per lui si tratta di una occasione per incontrare amici e intavolare anche degli accordi in campo politico.
Proprio in Sicilia la situazione adesso diventa incandescente.
il prossimo 5 novembre si terranno le elezioni regionali e in ballo c'è un posto da Governatore.
Se a Roma il presidente della commissione affari esteri al Senato è allineato e coperto con il Partito Democratico, in Sicilia la cosa sembra essere un pochino diversa, ma mai dire mai.
Dopo la scissione con Cesa, rimasto UDC, i centristi per la Sicilia hanno creato un proprio gruppo alla Regione e, dopo aver appoggiato Crocetta per quasi tutta la legislatura, hanno deciso di prenderne le distanze perchè non in sintonia con le scelte del Presidente.
Ma possono i centristi per la Sicilia andare senza il PD?
Pare una ipotesi assai azzardata, anche se appare anche improbabile che il partito democratico rinunci ad una propria candidatura.
Per Pier Ferdinando Casini è fondamentale parlare con tutti i moderati e i progressisti, escludendo a priori l'ipotesi di appoggiare Musumeci perchè sostenuto dalla Meloni e da Salvini.
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Casini su Alfano: saremo alleati e nell'incomprensione con Renzi aveva ragione lui
Se c'è una cosa che Pier Ferdinando Casini non mette in dubbio è l'alleanza con Angelino Alfano.
I centristi per la Sicilia stanno parlando con moderati e progressisti per trovare una sintesi su una candidatura forte da contrapporre allo stesso Nello Musimeci e al candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri già partito come un treno per il tour in Sicilia insieme a Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista del quale abbiamo parlato quando è stato buttato fuori dalla camera dei Deputati dalla Presidente Boldrini.
Ritornando a Centristi per la Sicilia, Casini vorrebbe imporre un suo uomo, tra tutti Giampiero D'alia, ma è pronto a valutare tutto a parte, non lo ha detto, ma è sottinteso, un appoggio a Crocetta.
In ottica di alleanze per Casini si da per scontata quella con Alfano e gli alfaniani, sostenendo di essere in piena sintonia con il leader di Alternativa Popolare.
Anzi, Casini ritorna sulla rottura tra Renzi ed Alfano, quando i due litigarono sulla soglia del 5%, affermando che "in quella occasione aveva ragione proprio il politico siciliano".
In quella occasione da Porta a Porta Alfano si scagliò contro Renzi dicendo di voler porre in essere un complotto contro Gentiloni, Renzi dal canto suo risposte che Alfano ha fatto il ministro con tutti ed è ora che se vuole rifarlo deve prendere i voti.
Per Casini, comunque, l'alleanza con Alfano è una scelta coerente con quanto fatto finora in Sicilia e con gli accordi con Alleanza Popolare .
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FONTI:
Per il contenuto: dell'autore.
Per l'immagine: libero quotidiano
Articolo scritto da:
Carmelo Riccotti La Rocca, il Capo Redattore (leggi la sua biografia).
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