Un cartello lungo due metri che ben fa capire quello che Napoli chiede: prima occorre dare sostegno a chi sta pagando un caro prezzo economico in questa tragedia, perché considerato superfluo, e poi il lockdown. Una protesta che è destinata a propagarsi in tutta Italia.
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Le proteste sono partite a Napoli qualche giorno fa quando, nella prima notte di coprifuoco, centinaia di persone, rispondendo ad un appello sui social, si sono riversate davanti alla Regione con un cartello con su scritto: "Tu ci chiudi, tu ci paghi".
La tensione tra manifestanti e forze dell'ordine la sera del 23 Ottobre è poi degenerata in un attimo: petardi, polizia in assetto antiguerriglia, colonne di auto sul lungomare Caracciolo, fumogeni e un clima di violenza generale che presagiva soltanto l’inizio di un lungo periodo di tensioni sociali.
La protesta era indirizzata al governatore della Campania, De Luca, accusato di aver messo in atto il coprifuoco senza provvedimenti economici per le attività commerciali come bar e ristoranti, fortemente colpiti dalla crisi economica causata dal Covid-19.
Quello a cui abbiamo assistito al telegiornale nei giorni scorsi, sono scene di guerriglia e talvolta violenza, che ben non rappresentano comunque tutti i cittadini napoletani, che restano del resto, preoccupati per una situazione che a lungo termine può creare nuovi scenari di povertà.
Ieri, sempre a Napoli, commercianti e artigiani si sono nuovamente riuniti in piazza del Plebiscito, contro l’ultimo DPCM firmato nella giornata di domenica 25 dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e sempre contro il coprifuoco firmato da Vincenzo De Luca per la Campania.
I manifestanti, hanno marciato in maniera pacifica, indossando i grembiuli da lavoro assieme alle mascherine anti-Covid19, verso la sede della Regione Campania a Palazzo Santa Lucia, con un cartello con le rivendicazione per il proprio settore.
Presente in piazza anche il Sindaco De Magistris con gli assessori della giunta, ma non per fomentare la rabbia ma per ascoltare commercianti e cittadini che vogliono esprimere, in maniera democratica e partecipativa, il dissenso sulle ultime decisioni e, per cercare con loro una qualche altra soluzione da proporre.
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Intanto sulle orme di Napoli, dilaga in tutta Italia un’atmosfera generalizzata di protesta e scontento contro il coprifuoco e il "semi-lockdown", in piazza soprattutto commercianti, ristoratori e titolari di palestre.
A MILANO
La manifestazioni di ieri a Napoli infatti non è stata la sola, Milano e Torino si sono uniti nella protesta con i campani, creando non poco disagi: una situazione di tensione che ad oggi ha portato ad avere già una decina di feriti, con 10 arresti e 28 denunciati, tra cui 13 minorenni, per reati che vanno dal furto aggravato al danneggiamento di locali commerciali che sono stati saccheggiati.
Una scena drammatica che ci riporta a tristi scenari passati, quella che ha vissuto Milano ieri sera e che comincia a far paura per la poca lucidità con la quale tanti giovani ne hanno preso parte in mal modo.
Alla manifestazione non autorizzata hanno partecipato alcune centinaia di persone e gli autori dei disordini sarebbero in particolare giovanissimi che hanno distrutto locali, abbattuto transenne, mezzi di trasporto fino a lanciare una bottiglia infuocata contro la polizia.
Nella manifestazione c’erano Ultra, militanti di destra e oltre ai tanti giovani italiani anche ragazzi nordafricani che sono stati i più attivi, violenti e pericolosi.
Per fortuna, durante l’esplosione violenta giovanile, gli esponenti adulti del corteo, sono riusciti a calmare le acque cercando di far capire alle “giovani leve” che distruggere i negozi non fa parte dell’obbiettivo.
A TORINO
Le proteste anti Dpcm hanno coinvolto anche Torino e sono finite con il saccheggio di numerosi negozi di lusso; due cittadini egiziani, un maggiorenne e un minorenne, sono stati arrestati dalla polizia per il saccheggio del negozio Gucci, mentre sono tre gli italiani arrestati per resistenza mentre rapinavano un negozio di Lous Vuitton.
Intanto stamattina alcune centinaia di tassisti si sono riuniti all’Allianz Stadium, per stasera sono previste due manifestazioni (una alle 20.30 a piazza Catello e l’altra alle 21.00 a piazza Vittorio Veneto), mentre a Taranto, commercianti e imprenditori si sono dati appuntamento alle 21.00 di domani sera in Piazza Immacolata.
La protesta diventerà nei prossimi giorni a raggio nazionale e nel frattempo il Covid non si ferma e alla giornata di ieri erano 17.012 i nuovi casi e 141 i morti, una crisi sanitaria e ora economica che getta l’Italia nel rischio di una guerra sociale.
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FONTI:
Per il contenuto: Notizie.it "Proteste a Napoli per il coprifuoco, in piazza anche il sindaco"
Ilgazzettino.it "Proteste e saccheggi contro il Dpcm: a Milano 28 denunciati, 13 minorenni"
Per l'immagine: www.we-news.com
Valentina Procopio